Ciao mi chiamo Tamara e sono nata e cresciuta in Svizzera.
Quando avevo 6 anni i miei genitori decisero di prendere strade diverse, questo episodio per tanto tempo non fu un problema per me perché io mi ripetevo sempre che ciò che era successo era stata la cosa migliore che poteva succedere perché loro, quando erano insieme, erano sempre a litigate.
A quell’epoca non avevo idea dell’ impatto che questo evento avrebbe potuto avere sulla mia futura me e sulla mia vita.
In realtà non vorrei analizzare tutta la mia infanzia in questo articolo ma credo che per fare un po’ di chiarezza, sulle motivazioni per cui ho deciso di creare questo sito web, sia importante approfondire un po’ la mia infanzia.
Fino a circa 10 anni ero una bambina molto timida e soffrivo di “dislessia” non riconosciuta. Ero un po’ diversa dagli altri, tante volte vivevo nel mio mondo e avevo difficoltà ad interagire con gli altri e con il mondo reale.
Sono stata esclusa molte volte dai gruppi che i ragazzi e le ragazze facevano a scuola e sono stata anche vittima di bullismo da parte dei miei compagni di classe.
Con le persone che conoscevo già da tempo ero una bambina aperta e dolce ma con le persone che non conoscevo o che avevo appena conosciuto ero molto timida, cosi timida che, a volte, in loro presenza non riuscivo a pronunciare neppure il mio nome.
Quando i miei genitori scoprirono che soffrivo di dislessia mi mandarono in una terapia teatrale in cui imparai ad aprirmi e ad interessarmi di più agli altri.
Dopo circa un anno di sforzi la terapia diede i suoi frutti, la mia timidezza era quasi sparita e riuscivo a crearmi nuove amicizie ed a interagire di più con le altre persone.
La scuola divenne sempre meno importante, dato che mi trovavo spesso in situazioni in cui ponevo domande scomode agli insegnanti i quali non sapevano rispondermi o davano, secondo me, false risposte.
Facevo domande come:
- Ma se Adamo ed Eva ebbero due figli maschi, come fu possibile la moltiplicazione della specie umana?
- Come si risolvono i conflitti?
- Perché siamo qui?
- Come si vive in pace con le altre persone?
- Come ci si comporta in modo corretto con le altre persone?
- Cos è il karma e come devo affrontarlo?
- Come funziona davvero il mondo?
- Come posso pensare e ragionare da sola?
Dopo la terapia iniziai a pensare di più a me stessa e non accettai più le spiegazioni “standard” che mi venivano date e più mettevo in discussione gli argomenti e le risposte che mi sembravano strane, più mi resi conto che a scuola, in chiesa ed in altri posti dove venivano date grandi spiegazioni generalmente gli oratori non avevano idea di che cosa stavano dicendo, che tutte quelle risposte non venivano da loro stessi ma venivano solo da libri o da altre spiegazioni.
Poco a poco persi interesse per ciò che, le grandi istituzioni, volevano insegnarmi perché questi insegnamenti non contenevano le risposte che cercavo e così mi sono preoccupata di più della mia vita, dei miei amici e del mio divertimento.
Entrambi i miei genitori avevano un problema con l’alcol, mio padre a volte aveva scoppi di rabbia violenti e quando i soldi, per comprare da bere, scarseggiavano il nostro salvadanaio veniva derubato o i soldi del nostro compleanno sparivano come per magia.
In generale quasi tutto il tempo in cui i miei genitori erano insieme lo passavano a litigare ed urlarsi a vicenda.
Mio padre non c’era mai per me e mio fratello tranne quando mia madre ci accompagnava da lui per il tempo obbligatorio che dovevamo passare insieme e quindi, con lui, trascorrevamo la maggior parte del tempo in ristoranti e bar e raramente facevamo qualcosa veramente importante per noi.
Inoltre, mio padre, veniva raramente a un evento o una celebrazione che coinvolgeva me o mio fratello come ad esempio una recita scolastica o un compleanno, spesso ci chiamava solo il giorno dopo per congratularsi con noi o non chiamava neppure.
Nonostante c’era mio fratello, in casa mancava la figura paterna, maschile e di questo me ne sono resa conto solo più tardi quando ho iniziato a lavorare su me stessa.
Quindi non era proprio un “buon padre” per noi e se volevamo attirare la sua attenzione dovevamo fare noi il primo passo, anche se oggi la mia opinione su di lui è un pò diversa.
Mia madre ha dovuto lavorare tanto per colpa della separazione, per riuscire a mantenerci e garantirci un buon futuro, poi per tutto questo peso, che penso gravava sulle sue spalle e per il suo frenetico stile di vita, ha avuto, molte volte, gravi malattie e ha dovuto effettuare diverse operazioni, ha dovuto andare in ospedale spesso per molto tempo e noi, in quel tempo, eravamo ospitati da degli amici di famiglia.
Anche mia madre per colpa dei suoi problemi di salute, i soldi e gli uomini non aveva tanto tempo da dedicarci e l’unico tempo che potevo stare con lei era per ascoltare i suoi problemi, ma a me andava bene così perché almeno potevo stare un po’ con lei.
Non volevo essere un peso e così non parlavo mai dei miei bisogni e dei miei problemi e questo comportamento me lo portai dietro per molto tempo.
Non dicevo mai ciò che volevo davvero, vivevo la mia vita per gli altri, tranne qualche rara eccezione.
Devo anche dire che questo comportamento lo avevo appreso dalla terapia teatrale dove mi insegnavano a piacere agli altri aiutandoli ma così facendo lasciavo in disparte ciò che avevo dentro.
All’età di 14 anni dovetti andare in un collegio perché ero troppo attaccata a mia madre (perché dopo tutto quello che era successo avevo paura di perderla).
In questo periodo mi sentivo molto sola e delusa, soprattutto dopo che due dei miei compagni di classe avevano provato a molestarmi sessualmente perché in quel periodo alcuni ragazzi vedevano le ragazze come delle bambole con cui divertirsi.
Durante questo periodo ho sviluppato una sindrome di supporto e questo mi ha permesso di muovermi per aiutare le persone che erano emarginate o escluse e i bambini vittime di bullismo o maltrattati.
A scuola ero nella cerchia degli studenti popolari e per questo mi andava sempre molto bene, tutti gli altri litigavano tra loro, in tutti i diversi gruppi, ma con me andavano tutti d’accordo perché io non mi facevo i “problemi” che si facevano gli altri ed avevo sempre argomenti per conversare con chiunque mi si presentasse davanti.
A scuola accettavo tutte le idee di pensiero, tutte le razze e le religioni, per me non c’era differenza, andavo d’accordo sia con gli stranieri che con i miei coetanei ed anche con tutti i gruppi che c’ erano all’interno della scuola e se avevo qualcosa da dire non mi facevo problemi e dicevo direttamente a tutti la mia opinione.
Certo c’ erano anche persone che andavano contro di me ma erano davvero poche perché nessuno mi vedeva come una nemica, tutti sapevano che le mie intenzioni erano buone e io non volevo ferire nessuno.
Nel periodo tra i 15-18 anni, saltavo spesso la scuola, negli ultimi due anni gli insegnanti praticamente non mi vedevano più, anche perché in quegli anni sembrava che gli insegnanti non fossero convinti di ciò che ci insegnavano e non si interessavano se noi avevamo davvero capito o no, facevano la loro lezione e poi sparivano.
Invece di andare a scuola andavo con le mie amiche in discoteca e nei bar dove in quei momenti eravamo libere e felici e potevamo divertirci senza pensieri.
Chissà da chi avevo preso quei vizi??
Quando il periodo scolastico obbligatorio giunse al termine dovetti cercare un lavoro, ovviamente non avevo idea di che cosa volessi fare, in teoria avevo già qualcosa in mente ma sapevo di non poterlo fare perché mi mancava il diploma scolastico di quel livello e così alla fine feci un apprendistato nel settore alberghiero.
Prima di tutto, non mi piaceva il lavoro e sfortunatamente l’hotel in cui lavoravo non era come me lo ero immaginato ma qualcosa dovevo pur fare.
Gli apprendisti erano sfruttati, sfruttati per pulire i bagni, le stanze e tutto ciò di cui avevano bisogno, ci veniva insegnato davvero poco e così il lavoro non era molto entusiasmante.
Io ho resistito per sei mesi e poi ho lasciato tutto.
Successivamente per guadagnare qualche soldo ho lavorato un po’ dappertutto, una volta ho fatto la cameriera, poi la commessa, poi la cassiera, l’aiutante in una scuola privata e la baby-sitter, ma, dopo tutto ciò mi sentivo solo molto insoddisfatta della mia vita.
Ero stufa di tutto, dello stress, del bisogno di correre sempre dietro ai soldi e di tutta la falsità che trovavo intorno a me. La mia vita e il mio lavoro non mi soddisfavano e non mi rendevano felice perché non potevo vivere il piano che avrebbe voluto vivere la mia anima.
La vita dopo la scuola fu tutt’altro che bella, mi sentivo molto male ed anche stare col mio ragazzo di allora era diventato pesante, l’unica cosa positiva di quel periodo fu incontrare persone che erano in grado di darmi certe risposte molto importanti, che cercavo da tempo e che mi spinsero nella giusta direzione.
Dato che io mi ponevo, molte volte, molte domande sulla vita e riflettevo molto su questo, non feci mai i conti con gli “standard” della società.
Io sapevo ed ero convinta che esisteva un diverso tipo e stile di vita, ma non sapevo come metterlo in pratica, ed è per questo che soffri molto.
Dopo 8 anni passati tra insoddisfazioni e stress decisi di trasferirmi in Italia in Toscana per cambiare vita e lì mi innamorai di un piccolo villaggio sperso tra le montagne, non volevo più andarmene via da li, avevo trovato la mia casa, il mio cuore era finalmente felice.
Ho vissuto in Italia per 5 anni ed è stato un periodo molto intenso in cui ho imparato molto e sono cresciuta tanto.
Ho anche sofferto e spesso non mi sentivo felice ma ripensando a tutto, esternamente, ho compiuto enormi passi in quei pochi anni, anche se mi sembrava di non aver fatto molto in realtà avevo fatto tantissimo.
In quel periodo però internamente ho anche fatto passi indietro perdendo tutto il mio interesse per l’esoterismo, lo sviluppo personale e il contatto con me stessa, semplicemente vivevo la mia vita e la mia attenzione era rivolta all’esterno.
Nell’anno 2012 mia madre si trasferì a Palma di Maiorca e così due anni dopo, visto che io non avevo molto lavoro in Italia e per colpa della mia ingenuità nei confronti delle promesse fatte dal mio patrigno, io e il mio ragazzo ci trasferimmo lì a nostra volta.
Io scelsi di trasferirmi fondamentalmente per la speranza di guadagnare soldi sufficienti per stare bene e perché non avevo nessun contatto con mia madre da circa 3 anni (per discussioni di soldi e disaccordi) e inconsciamente ho avuto l’idea che così essendo più vicina avrei potuto recuperare il rapporto con lei e così avrei potuto anche aiutarla. Interessante no?!
Qui è importante sapere che in numerologia il mio numero del percorso di vita è 35/8 e questo è esattamente ciò che mi riflette la mia vita proprio come la tua vita ti riflette il tuo numero del percorso di vita che dovresti sapere per diventare ed essere felice.
Comunque Maiorca è stata uno stress enorme fin da subito, il trasloco, i mille fogli e permessi da fare, la costante battaglia per guadagnare clienti per nostra impresa perché qui le imprese si fanno una grande concorrenza e tutti sono contro tutti ed anche le persone si mettono una contro l’altra, è una continua guerra tutti contro tutti.
Vivere in questo clima è davvero duro, le persone fanno di tutto per i soldi, molti se ne fregano ed anche tanti clienti non hanno rispetto per chi svolge un servizio per loro, che sia un pulitore, un cameriere o un poliziotto e se si lavora onestamente non si guadagna granché.
Ma devo ammettere che è stato proprio grazie a questi anni passati qui che sono cresciuta tanto nella mia vita, tutti questi “non voglio, non posso”, tutta questa infelicità e rabbia, che hanno caratterizzato questi anni, mi hanno fatto cambiare davvero.
Durante gli anni di vita qui a Maiorca, mi sono imbattuta anche nel mio primo vero Mentore di crescita personale, scelto consapevolmente.
Mi ha davvero aperto gli occhi e mi ha svegliata, mi ha dato molte informazioni utili per crescere dentro, ma devo dire che a lungo termine è diventata una specie di dipendenza, pensavo di aver bisogno di lui e che solo lui sapesse come funzionava, il mio focus era sempre all’esterno e non ero mai da me stessa. Ho investito un sacco di soldi e tempo in lui finché per “caso”, negli ultimi anni, la sua attenzione non è stata più focalizzata nell’insegnamento dello sviluppo personale ma più verso come fare soldi/affari e così capii che non seguiva più la strada che aveva insegnato fino a quel momento e per me questo non andava più bene.
Amo i soldi, non capirmi male ed è davvero bello quando ne hai abbastanza e puoi permetterti di fare tutto ciò che vuoi, ma secondo me i soldi non servono a nulla se non sei consapevole di te stesso vibrando in armonia con l’universo e con la tua vita.
Sono fermamente convinta che i soldi arrivano “da soli” se fai ciò che fai con amore e devozione attivando così la legge d’attrazione.
Ho imparato così tanto in questi 5 anni e ho elaborato tutto ciò nei miei blog.
Tutto questo l’ho sempre scritto in tedesco fino a quando ho iniziato a cercare informazioni anche in italiano e mi sono resa conto che in Italia devono ancora essere chiariti molti fraintendimenti e credenze sbagliate e che in Italia ci sono ancora così tante cose che sono tenute nascoste al popolo.
In realtà, volevo iniziare subito con il tema delle frequenze ma mi sono resa conto che per usare efficacemente i messaggi subliminali e non perdere così tanto tempo, sarebbe più pratico avere sviluppato prima una certa mentalità.
Ecco perché ho tradotto i miei blog in italiano, per dare la possibilità a tutti di crescere e di far diventare l’Italia un posto ancora più bello, è ora che la società si prenda la responsabilità e smetta di incolpare gli altri.
L’Italia è un paese meraviglioso con posti bellissimi e persone fantastiche e sono convinta che se ci sforziamo possiamo fare insieme un’Italia davvero bella, dove si ama vivere e di cui si può davvero essere orgogliosi.
Io sono convinta che sia nostro diritto conoscere queste informazioni e che ci siano persone preparate che portino queste informazioni tra le persone per beneficiarne il più possibile e finalmente uscire da questo periodo materialista per godersi la bellezza della vita per quello che è realmente.
Negli ultimi anni ho imparato che rendiamo le nostre vite troppo complicate perdendo così un mucchio di tempo e che abbiamo messo così tanti ostacoli nel nostro percorso perché ci hanno insegnato che una società funziona così e che se noi non viviamo secondo queste regole siamo fuori da essa.
Voglio mostrarti come ritrovarti ed entrare in contatto con te stesso, le frequenze sono un supporto per riscrivere più velocemente e più facilmente i programmi che ti sono stati impiantati.
Non è necessario che anche la tua vita prenda una strada così difficile come è stato per me.
Sii felice e ricordati sempre che la Vita è Bella.
Carpe Diem
Tamara
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